Più trasparenza e meno alluminio: in Cina e India corsa ai nuovi materiali
Togliere alluminio dagli imballaggi, renderli quasi esclusivamente trasparenti e differenziare la plastica: è la sfida che i grandi operatori del settore citano e cominciare da quelli cinesi. Mr. XiaJialiang, che controlla l’industria plastica cinese del settore, ammette che il centro della ricerca oggi è mettere un freno al forte inquinamento. Marco Sala, responsabile export della Poplast di Castelsangiovanni, ha in stabilimento ben sei macchine firmate da Nord meccanica e programmi molto ambiziosi: «al 2023 saremo fra le top ten per gli imballaggi flessibili». Anche a casa nostra Poplast opera con un centro ricerca e sviluppo molto attrezzato per materiali trasparenti senza alluminio. L’Italia è prima al mondo, viene detto da più parti, ma c’è ancora strada da fare per permette anche ai Paesi meno sviluppati o sterminati comel’India, di crescere in questa direzione differenziando soprattutto la plastica.
Per innovare però servono investimenti. Ne parla Laura La Posta(Il Sole24Ore), l’auspicio è chegli incentivi di Industria 4.0 sia rinnovato: «il governo pare che terrà il piano, ma un po’depotenziato, almeno si punti sulla formazione e a sostenere le piccole e medie imprese».