l Gruppo EOS IM, attivo nel settore delle rinnovabili (grid parity) e nel private equity, combina etica e profitti nelle proprie strategie di investimento
Investire nell’economia reale e nelle aziende fortemente orientate alla sostenibilità è la mission del Gruppo EOS IM.
Ciro Mongillo, Giuseppe La Loggia e Gianni Galasso, rispettivamente, Ceo & Founding Partner, managing director – head of renewables, e managing director – head of private equity del Gruppo EOS IM, spiegano l’importanza d’investire oggi in fondi con focus sulle energie rinnovabili e nei veicoli di private equity.
Qual è il vostro posizionamento nel mercato?
Mongillo: Vogliamo diventare leader a livello europeo nell’asset management investendo nell’economia reale e nelle aziende fortemente orientate alla sostenibilità. Nei fatti: da sempre ci caratterizza una grande attenzione ai criteri ESG, applicati in modo attivo a ogni livello del nostro processo di investimento e di governance, sin dalla fase di valutazione delle aziende e dei mercati in cui operano. Nelle nostre scelte di investimento hanno un peso importante anche le analisi extra finanziarie. Per rafforzare la nostra posizione in tal senso, nel maggio 2019 siamo entrati a fare parte dei firmatari dei Principi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (UnPri), nati nel 2005 proprio per promuovere e consolidare i temi della sostenibilità ambientale anche nella finanza.
In termini pratici, cosa significa sostenibilità?
Mongillo: Il concetto di “sostenibilità” non è filosofico, ma ha effetti concreti e tangibili. Le aziende sostenibili sono quelle che cresceranno di più con maggiori rendimenti. Così come non adottare criteri ESG si può tradurre spesso in perdite economiche molto importanti, come la storia ci insegna. Tante aziende devono lavorare per cambiare il loro modello di business o rischiano di scomparire; i cambiamenti climatici, per esempio, sono il rischio numero uno per la crescita. É indispensabile mettere in discussione ciò che è consolidato e per farlo serve un nuovo modello di leadership. In tal senso ritengo che il mercato sia ricettivo e i manager sempre più consapevoli; speriamo che i Governi rispondano unanimi nel promuovere leggi all’insegna dei 17 Obiettivi Onu. Non è più un aspetto di marketing, bisogna passare dalla comunicazione al racconto della sostenibilità economica, sociale e ambientale applicata.
Su quali strategie di investimento è basata la vostra offerta?
Mongillo: I mercati finanziari internazionali continuano a essere fragili, volatili e contrastati, mentre i settori presidiati dal nostro Gruppo offrono spunti e rendimenti appetibili a un numero sempre maggiore di investitori. All’interno di questo scenario è fondamentale avere manager di grande spessore ed esperienza. A capo del settore delle rinnovabili abbiamo Giuseppe La Loggia, basato a Londra e che ha originato il primo progetto di fotovoltaico in grid parity d’Italia e in Europa, quello di Montalto di Castro (Viterbo). Con la stessa logica ci siamo mossi sul fronte del private equity, che dal lancio del luglio 2016, ha già acquisito con successo 7 aziende gioiello (inclusi 3 add on), esempi della capacità manifatturiera italiana, unica al mondo, e della spinta continua verso gli investimenti nell’economia reale da parte delle Pmi italiane. A presidiare l’ulteriore spinta di crescita, in qualità di responsabile delle attività di private equity del Gruppo EOS IM, c’è un manager con 25 anni di esperienza nel settore e, anche in questo caso, di profilo internazionale e con profonda conoscenza del mercato italiano delle Pmi, Gianni Galasso.
In che maniera operate nel settore delle rinnovabili?
La Loggia: A seguito della rimozione degli incentivi nel 2012, il mercato delle rinnovabili ha subito un brusco rallentamento. Parallelamente, si è generato un trend costante di riduzione dei costi dei componenti principali e di costruzione. Nel 2016 è stato l’avvento della grid parity, ovvero del momento in cui il costo dell’elettricità generato dalla fonte solare è sceso al di sotto del costo della produzione di elettricità da altre fonti di produzione di energia (tradizionali e non), al punto da rendere ogni forma di incentivo statale non più necessaria. Un evento epocale che ha cambiato per sempre il panorama energetico consentendo la costruzione di infrastrutture, centrali di produzione di energia pulita a costo zero per lo Stato e i cittadini. Noi siamo stati precursori di tutto questo e su questo basiamo la nostra strategia di investimento.
Quali trend si prospettano per le energie rinnovabili e la grid parity?
La Loggia: L’Unione Europea ha fissato degli obiettivi al 2030 molto ambiziosi che mirano alla graduale sostituzione delle forme di produzione di energia da fonti tradizionali con le rinnovabili, e i Governi degli Stati Membri stanno via via implementando, legislativamente, questi obiettivi. Il solare, in particolare, ha oggi un vantaggio in quanto rispetto a tutte le fonti di produzione energetica, tradizionali e non, è la forma di infrastruttura energetica più efficiente e remunerativa ed è per questo che incontra il favore degli investitori, specialmente gli istituzionali, in quanto ha un orizzonte di lungo termine, stimato almeno fino a 30 anni, con vantaggi di bassa volatilità e generazione di flussi di cassa stabili e prevedibili. Ci aspettiamo quindi un trend positivo di crescita nel breve e medio periodo, per soddisfare il fabbisogno energetico nazionale che è in visibile aumento e per raggiungere gli obiettivi europei prefissati, vincolanti per l’Italia come Stato membro della Ue.
Come siete attivi, invece, nel private equity?
Galasso: La nostra strategia di investimento si focalizza sulla ricerca di piccole/medie realtà industriali italiane fortemente orientate alla sostenibilità, con ottime potenzialità di crescita. Il Gruppo EOS IM si propone infatti come un partner di medio/lungo periodo per le aziende in cui investe con lo scopo di farle diventare delle “multinazionali tascabili” attraverso lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione, aggregazione industriale ed eventuale rafforzamento organizzativo e di processo delle società partecipate. I settori a cui ci indirizziamo sono quindi quelli in cui tipicamente le aziende italiane riescono ad eccellere, tra i principali ci sono il manufacturing ad alto valore aggiunto, healthcare e food, e ad avere allo stesso tempo forte capacità di evolvere non solo con nuove tecnologie ma con crescente sostenibilità.
In che situazione si trova oggi il mercato del private equity in Italia?
Galasso: In generale il livello dei tassi in Europa sta spingendo la crescita dei cosiddetti asset illiquidi. Il 2018 è stato infatti un anno record in Italia per il private equity e il venture capital. In tutto, gli investimenti hanno sfiorato quota 10 miliardi di euro (9,788 miliardi), il valore più alto mai registrato sul nostro mercato e quasi il doppio rispetto al 2017. Dal nostro punto di vista questa tendenza favorirà anche in Italia la graduale specializzazione degli operatori che, come il Gruppo EOS IM, hanno una strategia ben precisa rivolta a selezionati settori in cui la nostra esperienza può realmente fare la differenza per le aziende che andiamo a supportare.