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Avere regole certe dalla politica aiuterebbe
“L’attuale crisi non lascia dubbi, le energie rinnovabili sono una delle leve più potenti che abbiamo per la ripresa economica a livello mondiale”, ne è certo Ciro Mongillo, CEO & Founding Partner di EOS IM, gruppo internazionale basato a Londra, indipendente e multi-strategy, specializzato nella gestione di fondi di investimento alternativi focalizzati sull’economia reale e le energie rinnovabili, come anche sul risparmio energetico. Questo il suo contributo alla discussione in atto, rispetto alla possibilità che convenga o meno – dal punto di vista meramente economico – investire nel green deal.

La forma energetica più resiliente
“Durante la pandemia, nonostante si sia registrato un crollo dei prezzi del petrolio e del gas, la quota di mercato delle rinnovabili, tra le varie forme di energia elettrica in gran parte dei mercati nel mondo è cresciuta, confermando una forte resistenza e rivelandosi, ancora una volta, come il modo più efficiente e resiliente di produrre energia.
La capacità globale delle rinnovabili – solare ed eolica – aumenterà di circa 162 GW nel 2020, circa il 6% in meno di quanto previsto a febbraio, secondo le previsioni degli analisti Platts. Le aggiunte di capacità nel 2021-25 sono state confermate ai livelli del 2019, con aumento medi, si stima, di circa 168 GW ogni anno”.

Non servono incentivi, ma regole chiare
“Solare ed eolico rappresenteranno circa il 9% del mix globale di produzione di energia elettrica nel 2020, e in questo contesto si rende necessario un sostegno politico più chiaro e più forte per le energie rinnovabili per espandersi abbastanza da contenere l’aumento delle temperature globali di 2 gradi entro il 2050. Inoltre, è interessante evidenziare come sia ormai arrivato il momento della grid-parity, cioè dell’equivalenza di prezzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili con quello dell’energia prodotta da fonti fossili. O addirittura la possibilità di superarla. Una tecnologia in costante miglioramento in relazione all’efficienza della produzione, economie di scala e costo in continuo calo delle apparecchiature chiave come pannelli ed inverters hanno infatti contribuito a rendere le energie rinnovabili le piu’ efficienti in assoluto nel rapporto costo/produzione”.

Un volano per l’occupazione: 3 volte più forte delle fonti fossili
“Le energie rinnovabili sono poi anche uno strumento importante per creare nuovi posti di lavoro.
Il nuovo report di Irena (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili) mostra proprio che, su base annuale, aumentare la spesa pubblica e privata di energia a 4,5 trilioni di dollari all’anno aumenterebbe l’economia mondiale di un ulteriore 1,3%, creando 19 milioni di posti di lavoro aggiuntivi legati alla transizione energetica entro il 2030. I posti di lavoro nelle sole energie rinnovabili potrebbero triplicare fino a 30 milioni entro il 2030. Ogni milione di dollari investito in energie rinnovabili creerebbe tre volte più posti di lavoro rispetto ai combustibili fossili.
Per questi motivi – continua il manager – le infrastrutture nelle rinnovabili hanno un ruolo centrale nei nostri obiettivi di investimento, e non a caso abbiamo puntato negli anni a strutturare un team con grandi capacità tecniche che, nel complesso, ha già investito con successo in più di 10 Paesi e in un’ampia gamma di tecnologie (3GW), tra le quali solare, eolico ed efficienza energetica”.

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