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January 2017 – financecommunity.it

Tra asset management e private equity la distanza può essere più breve di quella che sembra. E le sinergie molte di più di quelle che si possa pensare. Lo sa bene Ciro Mongillo (nella foto), che dopo aver fondato EOS Investment Management, società di diritto inglese specializzata nella gestione di fondi d’investimento alternativi e operativa anche a Milano e in Lussemburgo, ha lanciato, all’interno del gruppo, tre nuovi fondi dedicati a investimenti in equity. Sono Efesto Energy, fondo di private equity che investe principalmente in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili con particolare focus nel settore fotovoltaico, ed Eos Industrial, specializzato in investimenti in strumenti di debito a breve e a medio termine, soprattutto minibond emessi da pmi che puntano a uno sviluppo su scala internazionale. Ma è con il terzo fondo, Eos Private Equity, che la società intende puntare maggiormente sull’Italia. Tra manifattura e industria Il veicolo è dedicato alle piccole e medie imprese operanti in particolare nel settore industriale, l’investment team è guidato da Marco Giuseppini, head of private equity con esperienza in Mandarin Capital Partners e 21 Investimenti, e composto da altri giovani professionisti come Lorenzo Bovo, passato di recente in EOS Private Equity da Private Equity Partners, Alessandro Besana e Giorgio Fenili più un quinto in arrivo a breve. «L’idea di EOS è quella di focalizzarci su realtà nel settore manifatturiero, b2b e industriale – racconta Giuseppini – e nasce sulla base delle esperienze specifiche del team di investimento in questi ambiti, che ci ha permesso di individuare questa nicchia di mercato rimasta ancora poco esplorata dagli altri operatori, nonché dalla forte propensione degli investitori, verso investimenti nell’economia reale». Lo scorso mese EOS IM ha annunciato il primo closing del suo fondo di private equity a quota 55 milioni di euro, con un target complessivo di 150 milioni, e ha chiuso la prima acquisizione, affiancato da Grimaldi Studio Legale, rilevando l’86,5% di Poplast, società del piacentino attiva nella produzione di imballaggi flessibili. «Questo primo closing di EOS Private Equity, a meno di sei mesi dall’inizio della raccolta, dimostra la fiducia che EOS Investment Management ha saputo conquistare tra gli investitori – aggiunge Mongillo – EOS è da anni attivo nel settore dell’energia e delle infrastrutture e il nostro intento ora è quello di acquisire un ruolo primario anche nel private equity selezionando realtà industriali di piccole e medie dimensioni, sane e con le qualità per compiere importanti percorsi di crescita». In questo contesto, osserva Mongillo, «Poplast esprime al meglio questa politica di gestione che è anche finalizzata a rendere il sistema imprenditoriale nazionale più strutturato e adeguato alla competizione internazionale». «Il nostro target – aggiunge poi Giuseppini – sono aziende di questo tipo, con un fatturato che va dai 25 ai 75 milioni di euro, per investimenti da 10 – 20 milioni per ogni impresa». Oltre al settore, precisa Giuseppini, «scegliamo aziende che siano competitive per prodotti e per processi, sia in Italia che all’estero, ben managerializzate o con ulteriori spazi di crescita da esplorare». Per intercettarle, «ci avvaliamo dei manager presenti nella nostra rete, delle competenze maturate dal team in questi settori e dal network di famiglie investitrici che hanno per lo più un valido background industriale», un «mix di fattori che fa sì che il network intorno al fondo generi opportunità di business». Sotto il radar dei grandi private equity Per EOS le occasioni derivano anche dal fatto che il segmento mid-cap industriale, in Italia, è meno di interesse per gli altri operatori finanziari…

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