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Il Sole 24 Ore

Riccardo Bruno è senior partner: «In Italia jmila potenziali interessati» - Alessandro Plateroti

Sostenibilità e digitalizzazione sono fattori strategici per lo sviluppo delle imprese. Eppure, la “transizione sostenibile” verso nuovi modelli di sviluppo continua a preoccupare migliaia di piccole e medie aziende italiane, dotate di un buon prodotto ma spesso ancora vincolate a modelli di gestione familiari e poco inclini al cambiamento. Una sfida che intende raccogliere e rilanciare il nuovo fondo di private equity di EOS lnvestment Management, il gruppo finanziario e di investimenti internazionali creato dalla famiglia Mongillo e specializzato in asset alternativi: il nuovo fondo, chiamato EOS PE Next Evolution Fund z, punta a una raccolta di 250 milioni di euro che serviranno a finanziare investimenti in aziende italiane di medie dimensioni con potenzialità inespresse o comunque con l'esigenza di accelerare sulle strategie di sostenibilità e digitalizzazione, non solo commerciale ma anche produttiva. Ma è soprattutto la sfida di Riccardo Bruno, banchiere di investimenti di lungo corso per grandi banche internazionali e fondi di private equity (da Deutsche Bank a Clessidra), che si unisce a EOS lM, con il il ruolo di Senior Partner di EOS IM Group, per la raccolta dei 250 milioni di euro tra investitori istituzionali e family office.

«In Italia - spiega Bruno - ci sono almeno 4 mila imprese non quotate di medie dimensioni potenzialmente interessate alla transizione sostenibile e digitale. La missione del nuovo fondo è dare una risposta alle loro sfide strategiche, favorire il salto qualitativo non solo nei processi produttivi, ma anche nella gestione operativa delle aziende: esattamente l'opposto del “green washing” di pura facciata».

In altre parole, l'obiettivo del nuovo fondo e del team che lo gestisce è affiancare quegli imprenditori che hanno capito che la strada verso la digitalizzazione, la circularity e quindi la sostenibilità a tutto tondo è obbligata: «Il PNRR - aggiunge il banchiere - sta facendo da apripista, ma da solo non basta, servono capitali privati e soprattutto risorse umane che affianchino l'imprenditore nel processo di transizione».

La pura spinta alla crescita, le “add-on acquisitions”, l'efficientamento gestionale e finanziario, ma anche lo svolgimento di piani di creazione di valore orientati solo al business non sono più sufficienti se non accompagnati da questa evoluzione culturale. «È indispensabile sin da subito - dice Bruno - concentrarsi su quelli che, a nostro avviso, sono i fattori di successo sui quali si giocherà la partita del futuro: una forte attenzione a elementi ESG, la trasformazione digitale e l'accesso a nuove tecnologie come leva di vantaggio competitivo, nonché formazione e acquisizione di capitale umano in grado di capire e gestire queste transizioni. Insomma, a nostro avviso la transizione è oggi».

La collaborazione tra Riccardo Bruno e il gruppo EOS IM è cominciata nell'ottobre del 2019 con il ruolo di senior advisor ed è poi cresciuta negli anni: «Ciro Mongillo - spiega il nuovo Senior Partner di EOS - è un imprenditore e un finanziere che crede non solo nella creazione del valore d'impresa, ma soprattutto nella forte opportunità di crescita per il sistema industriale italiano. Un motivo inpiù per lavorare insieme».

Il primo fondo di private equity di EOS IM ha quasi ultimato il ciclo di investimento e fatto registrare le prime exit. La strategia di investimento è la stessa: la creazione di valore - ovvero transizione delle Pmi italiane da piccoli player domestici a organizzazioni strutturate e di portata internazionale.

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