In sole due settimane Eos Investment Managment ha fatto il bis. Prima il controllo della piemontese Eurofiere, leader nell’organizzazione di fiere, mostre e saloni, ufficializzando all’inizio di febbraio. Poi è stata la volta del «tessuto non tessuto» della milanese Atex, con una quota del 70 per cento.
«Il nostro focus – dice Ciro Mongillo, Ceo e partner fondatore della società di diritto inglese – è su aziende “di prodotto”, in grado di fare dell’internazionalizzazione e dello sviluppo per linee esterne il proprio volano per la crescita, con un occhio attento alla cosmetica, alla meccanica di precisione, all’alimentare e alla salute». Ed elenca alcuni buoni motivi per investire nel nostro paese. «Nella maggioranza dei casi – sottolinea- si tratta di società destrutturate rispetto gli standard internazionali, ma con competenze di prodotto e di processo difficilmente eguagliabili. Il rafforzamento della struttura organizzativae dei sistemi di controllo interni spesso rappresentano una modalità di creazione del valore più efficace».
Non solo. «Le valorizzazioni in ingresso ad oggi riconosciute sul mercato italiano – aggiunge Mongillo – sono nettamente inferiori rispetto a quelle sui principali mercati internazionali, come Germania, Francia e Usa e permettono di spuntare condizioni favorevoli in fase di disinvestimento».